S.T.A.R. 4.7.0

Il software "S.T.A.R. SAFETY TECHNIQUES FOR RISK ASSESSMENT", costituito da un insieme di modelli di calcolo computerizzati, è stato sviluppato, a partire dagli anni ’80, allo scopo di fornire uno strumento di facile uso per la stima degli effetti di fenomeni fisici connessi ad incidenti rilevanti, quali incendi, esplosioni o fuoriuscite di sostanze tossiche o infiammabili.

La versione in distribuzione da aprile 2021 comprende modelli matematici di calcolo (codici) che permettono di simulare i seguenti fenomeni fisici:

  • l’efflusso (calcolo della portata di rilascio da apparecchi o tubazioni di liquidi o gas);
  • l’evaporazione da pozza, comprensiva dell’eventuale flash, di liquidi e gas liquefatti;
  • l’irraggiamento determinato dall'incendio di liquidi (pool e tank fire) gas o vapori (torce e jetfire con angolo di efflusso variabile),  gas liquefatti (BLEVE, pool fire, jetfire), articoli pirotecnici e/o derivante da incendi all'interno di fabbricati secondo il metodo delle piastre radianti fornito nel codice diprevenzion eincendi; 
  • la dispersione nell’atmosfera di sostanze aeriformi, comprese le polveri fini, per rilasci accidentali o emissioni continue e/o istantanee, ad alta e/o bassa velocità, adatti per sostanze con densità maggiore, uguale o inferiore all'aria, a quota del suolo o da quote elevate;
  • la dispersione nel terreno (o percolamento) di inquinanti liquidi (o di solidi dilavati);
  • lo sviluppo di energia connesso ad esplosioni di nubi di gas o vapori, a scoppi di recipienti, a detonazione o deflagrazione di sostanze solide;
  • la diluizione in canali o fiumi a seguito di rilasci accidentali.

Sono stati apportati miglioramenti per favorire un utilizzo più semplice con messaggi e avvisi di chiarimento, una più veloce ripetizione del calcolo, ulteriori informazioni e dati nell'output.   

Nel Manuale d'uso fornito con il software e disponibile anche su questo sito, sono descritte le opzioni e le modalità per l'utilizzo di ciascuno dei modelli che costituiscono il software. 

La suite, nella versione completa, contiene inoltre i seguenti modelli per la progettazione o la verifica di sistemi dedicati alla mitigazione degli effetti e conseguenze di fenomeni incidentali, quali:

  • stima e valutazione dell’efficacia di cortine d’acqua (Curtain),
  • dimensionamento di schermature dell'irraggiamento da pool fire,
  • verifica della formazione di flusso bifase e dimensionamento di scarichi della sovrappressione originata in apparecchi o recipienti da incendio esterno e reazioni runaway (Relief).

Il modello "Relief"

Calcola la sovrapressione e il tipo di flusso connessi a fenomeni di sovrariscaldamento per incendio esterno o reazione runaway in un recipiente, fornendo la dimensione dello sfiato richiesto, o verificando l’idoneità dello sfogo esistente indicando la sovrappressione generata.

Il modello è concepito per due tipi di utilizzo, applicabili entrambi a sfoghi costituiti da valvole  di sicurezza (PSV) o dischi di rottura (RD), tuttavia nel caso di reazioni runaway la scelta tra questi dispositivi va fatta in funzione del tempo di sviluppo della sovrappressione in relazione al tempo di apertura completa della PSV. Il modello permette, in alternativa:

  • la verifica delle dimensioni di aperture di sfiato esistenti
  • il dimensionamento di nuovi sfiati

Le sorgenti di calore considerabili per entrambi questi casi consistono in reazioni runaway (con e senza volano termico) o incendi esterni. Sono considerati:

  •  la possibilità di formazione di schiume, ovvero la tendenza della miscela o sostanza contenuta nell’apparecchio a formare schiume sotto agitazione o per ebollizione;
  •  il tipo di reazione o la fonte riscaldamento, se si tratta di reazione runaway che avviene in una miscela composta anche da solvente, il quale assorbe parte del calore di reazione, o di una reazione senza solvente o di un incendio esterno;
  •  l’obiettivo o scopo del calcolo, cioè se si tratta della progettazione o dimensionamento di un nuovo sistema o della verifica di un impianto esistente;
  •  il tipo di flusso che si tende a determinare nello sfiato, se turbolento o viscoso;
  •  la lunghezza del condotto di sfiato, che può determinare perdite di carico;
  •  la formazione di sostanze (vapori o gas) diversi da quelli presenti in fase liquida.

E' inoltre disponibile il modello “Detail” che stima le dimensioni richieste per il collettore di sfiato, per il quale si assume una limitazione di massimo 3 segmenti di diametro diverso.

Nella sezione Downloads è possibile scaricare in formato PDF le referenze ed i codici di calcolo utilizzati dal software.  

Il software è dotato di una serie di schede contenenti i dati chimico-fisici di oltre 450 sostanze e/o miscele, che si possono modificare o stampare.

 

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